Recommendations for starting anti TNF-α in patients with ankylosing spondylitis

Abstract Views: 1256
PDF: 637
Publisher's note
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.

Authors

La spondilite anchilosante è la malattia più rappresentativa del gruppo delle spondiloartriti. Di esso fanno parte anche l’artrite reattiva, l’artrite psoriasica, l’artrite associata alla colite ulcerosa ed alla malattia di Crohn e forme che non rientrando in nessuna della categorie precedenti sono dette indifferenziate (1). Si tratta di malattie molto frequenti che complessivamente colpiscono l-2% della popolazione (2). La spondilite anchilosante inizia di solito nella seconda e terza decade di vita ed è più frequente nel sesso maschile. In molti casi la malattia è progressiva ed è causa di un grado di disabilità non inferiore a quello provocato dall’artrite reumatoide (3). Gli scopi della terapia della spondilite anchilosante sono: ridurre l’intensità del dolore e della rigidità, migliorare la funzione, contrastare la progressione del danno radiologico e prevenire la disabilità. Sino a poco tempo fa la terapia della spondilite anchilosante consisteva nella somministrazione di farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS) e nel programma di riabilitazione. I FANS sono efficaci nel controllo del dolore e della rigidità e consentono anche di ottenere un miglioramento della funzione.

Dimensions

Altmetric

PlumX Metrics

Downloads

Download data is not yet available.

Citations

How to Cite

Olivieri, L., Salvarani, C., Cantini, F., Punzi, L., & Matucci Cerinic, M. (2003). Recommendations for starting anti TNF-α in patients with ankylosing spondylitis. Reumatismo, 55(4), 220–223. https://doi.org/10.4081/reumatismo.2003.220