Mixed cryoglobulinemia … and related conditions

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Nella primavera 1973 si ricoverò nel nostro reparto una donna sulla cinquantina, in cui, per la contemporanea presenza di artralgie, aumento degli indici di flogosi e fattore reumatoide, era stata sospettata un’artrite reumatoide. Non fu difficile escludere tale sospetto: le artralgie erano limitate agli arti inferiori e non vi erano segni obiettivi di flogosi articolare, mentre dai ginocchi in giù si notava una discromia giallo-brunastra, esito di ripetuti episodi di porpora ortostatica. Queste reperto ci richiamò alla mente la crioglobulinemia mista (CM), un’affezione descritta da pochi anni (1), ancora poco nota e ritenuta piuttosto rara. Il riscontro di un precipitato nel siero conservato a bassa temperatura confermò questa ipotesi. Ricordo ancora quel senso di curiosità e di compiacimento che si prova quando si fa per la prima volta una diagnosi non banale. Nessuno di noi poteva però immaginare che quella diagnosi l’avremmo formulata tante altre volte - la nostra casistica supera ormai le 300 osservazioni - e che la CM sarebbe stata per tanti anni al centro dei nostri interessi di ricerca...

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Pasero, G. (2001). Mixed cryoglobulinemia … and related conditions. Reumatismo, 53(2), 101–107. https://doi.org/10.4081/reumatismo.2001.101